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Autostima


L’autostima è la valutazione che ci diamo, il nostro modo di viverci. Essa dipende sia da fattori interni, cioè dagli schemi cognitivi della persona, dalla sua soggettiva visione della realtà e di sé stessa, sia da fattori esterni, come ad esempio i successi che otteniamo e la qualità dei “messaggi” che riceviamo dalle altre persone.

L’autostima, in psicologia, viene determinata da informazioni oggettive e soggettive, riferite a tre tipi di sé:

- sé reale: è la valutazione oggettiva delle nostre competenze

- sé percepito: è la nostra valutazione del sé reale. Difficilmente sé percepito e sé reale coincidono, si rischia sempre di fare "errori di valutazione"

- sé ideale: è come desideriamo essere. Esso è influenzato dalla cultura e dalla società.

William James (1842/1910) definiva l’autostima come il rapporto tra il Sé percepito di una persona e il suo Sé ideale .Secondo James una persona sperimenterà una bassa autostima se il Sé percepito non riesce a raggiungere il livello del Sé ideale. L’ampiezza della discrepanza tra come ci vediamo e come vorremmo essere è infatti un segno importante del grado in cui siamo soddisfatti di noi stessi.In altre parole, secondo la definizione di James, l’autostima sarebbe il risultato dei successi ottenuti realmente in corrispondenza delle aspettative e degli obiettivi posti dal soggetto.

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